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Berlusconi su Telecom: «Disponibile a difendere l'italianità, ma se ci sono problemi mollo»

 

Silvio Berlusconi, entrando al PalaMandela per il quarto congresso nazionale dei Ds, ai giornalisti che gli chiedevano del possibile ingresso di Mediaset in Telecom, ha detto: «Siamo disponibili a entrare in Telecom per garantirne l'italianità, ma non vogliamo comandare». «Noi siamo stati semplicemente richiesti nel caso di una cordata italiana, e il mio gruppo ha detto che per mantenere l'italianità di un'azienda così importante siamo disponibili a parità di intervento di altri imprenditori».
Ma Berlusconi ha anche precisato che «Se ci fossero, come già ci sono state, obiezioni, difficoltà, conflitti di interesse eccetera noi ci ritiriamo senza nessuna difficoltà». «Non c'è nessuna intenzione da parte di Fininvest e di Mediaset di essere protagonisti in Telecom. Quando qualcuno ha avanzato la necessità del mantenimento in Italia dell'azionariato e della proprietà di Telecom, alcuni imprenditori si sono fatti avanti e qualcuno ci ha chiesto se, con lo stesso spirito e lo stesso amor di patria, fossimo disposti anche noi. Noi abbiamo detto, lo hanno detto Confalonieri e i miei figli, che a parità di intervento con altri imprenditori, noi siamo pronti a fare la nostra parte. Il nostro interesse è questo e finisce qui».
Ma ad un eventuale ingresso di Mediaset in Telecom ha suscitato malumori in alcuni leader della sinistra. Francesco Rutelli: «C'è la legge che regola questa materia».

il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio: «Ci manca solo il suo ingresso in Telecom. Berlusconi possiede già il 50% dell'informazione. Quello che serve al più presto è una legge sul conflitto di interessi» . E il segretario dello stesso Pdci, Oliviero Diliberto: «Vogliamo che Berlusconi metta le mani anche sulla gigantesca rete telefonica? Per carità... Cerchiamo di evitarlo». I Verdi, con Angelo Bonelli, chiedono un modello di una public company.
Critico anche Antonio Di Pietro: «La vicenda Telecom dimostra ancora una volta che quando Berlusconi si occupa di decisioni politiche da prendere sull'imprenditoria italiana per prima cosa pensa alle sue aziende».

19 - 04 - 2007