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Liberata Clementina Cantoni

Era stata rapita a Kabul il 16 maggio scorso. La volontaria era in Afghanistan per l'agenzia di volontariato internazionale Care. Sta bene. Sarebbero state soddisfatte le richieste dei rapitori

   

Carlo Azeglio Ciampi :«Gioia e sollievo perché Clementina è stata restituita alla libertà e all'affetto dei suoi cari. Ringrazio di cuore Sua Maestà Mohammad Zaher, Padre della Nazione Afgana, il Presidente Hamid Karzai, e tutte le autorità afgane per la preziosa collaborazione che ha portato alla liberazione» Il presidente della Repubblica, nella nota ufficiale, ha anche "rinnovato i sensi della sua ammirazione per il lavoro che questa giovane, con tanti altri giovani come lei, ha svolto in un paese che sta cercando, con fatica ma con sicuri successi, il ritorno a una vita normale e democratica". Ciampi ha espresso al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, "il più vivo compiacimento e apprezzamento per lo straordinario lavoro svolto dal governo italiano - si legge in un comunicato del Quirinale - e da tutte le autorità di sicurezza che hanno partecipato alla liberazione di Clementina Cantoni".

Silvio Berlusconi, ha espresso in una nota "Compiacimento" e "soddisfazione" . Il premier è stato subito informato della liberazione di Clementina dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Gianfranco Fini, ministro degli Esteri: «Esprimo enorme sollievo per la liberazione della cooperatice italiana»

Antonio Martino, ministro della Difesa:«Vivissima soddisfazione e grande gioia. Tutti quelli che si sono adoperati per la liberazione, nonché le autorità afghane che hanno dimostrato ancora una volta grande amicizia nei confronti del nostro Paese» .

Romano Prodi, leader dell'Unione: «Finalmente c'è una buona notizia, è finita una lunga angoscia».

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi: «Ora è importante che il governo si attivi per garantire una maggiore tutela a tutti i nostri cooperanti che prestano la loro preziosa opera in tante zone di crisi del mondo»

9 giugno 2005