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Congresso dei DS: Massimo D'Alema presidente

Fassino: la Quercia esce dal Palalottomatica rigenerata e unita su una chiara piattaforma strategica, realizzare anche in Italia, in prospettiva, un soggetto politico che riunisca i grandi filoni del riformismo del Paese

 
 

Il congresso dei DS ha riconfermato Massimo D'Alema presidente dei Democratici di Sinistra, con l'81,3% dei consensi. I votanti sono stati 1.487, con 1.481 voti validi. I sì sono stati 1.202, i no 160, le schede bianche 116 e le nulle 6.

La riconferma di D'Alema è stata accolta dalla platea dei delegati con un grande applauso e lo stesso presidente dei ds ha ricevuto l'abbraccio e le strette di mano del segretario Piero Fassino e dei dirigenti. Fabio Mussi, leader del Correntone è stato tra i primi a congratularsi con D'Alema.

Nel suo intervento, salutato da applausi, Walter Veltroni ha lanciato l'idea di un nuovo partito dei riformatori. Nel suo discorso durato quaranta minuti, il sindaco di Roma ha sottolineato due concetti: primo, la Fed deve essere "un mezzo e non un fine", insomma deve servire per mettere le basi di un nuovo partito riformista. Secondo, il riformismo non vuol dire moderatismo, il nuovo partito deve essere aperto alla società civile e non deve appaltare ad altri la carica di radicalismo insita nella scelta delle riforme.