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E' morto Omar Sivori, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.Alla Juve in 8 stagioni ha vinto 3 scudetti e 3 Coppe Italia, in 253 partite segnò 167 gol
 
 

E' morto Omar Sivori, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Era malato da tempo.ll grande campione argentino si è spento all'età di 69 anni nella sua casa in Argentina. Sivori aveva da tempo abbandonato la sua attività, ritirandosi nella sua azienda agricola di San Nicolas, poco più di 200 chilometri da Buenos Aires. Era nato il 2 ottobre 1935 a San Nicolas, in Argentina. Con i biancorossi di Buenos Aires «el cabezon» (così era affettuosamente soprannominato per la grossa testa) o «el gran zurdo» (per il grandissimo mancino), è campione d'Argentina per un triennio: 1955, 1956 e 1957. Ancora nel 1957, vince il campionato sudamericano disputato in Perù dando vita con Maschio e Angelillo a un trio centrale d'attacco incontenibile. Nel 1957 Sivori si trasferisce alla Juve per la cifra all'epoca record di 160 milioni di lire.Con la Juve, Sivori resta 8 stagioni vincendo 3 scudetti e 3 Coppe Italia e segnando ben 167 gol in 253 partite. Indimenticato campione dal sinistro magico, con Giampiero Boniperti e John Charles formò un trio irresistibile, in grado di trasformare la Juventus, in una squadra spettacolare e irresistibile.Nel 1965 Sivori e la Juve divorziano,a causa dei burroscasi rapporti con Heriberto Herrera, la sua permanenza a Torino non è più possibile. Nel 1966 si trasferisce al Napoli, dove si ferma quattro stagioni. Nel 1969, anche a causa di una lunga squalifica causata da un pugno dato a Salvadore durante una partita con la Juventus,Sivori ritorna in Argentina concludendo la sua carriera con 258 gol segnati. All'inizio degli anni '90 torna in Italia come opinionista televisivo, svolto soprattutto sulle reti della Fininvest in trasmissioni come "Pressing" e "L'appello del martedì". Sivori nella sua carriera in Italia e' stato inoltre per 9 volte maglia azzurra segnando 8 gol. Nel 1961 vinse il Pallone d'oro. E' stato presidente della Viterbese. Negli ultimi tempi la Juventus l'aveva ingaggiato come talent scout per cercare campioni in Sudamerica. Il geniale calciatore resterà per sempre nel cuore di tutti gli sportivi che hanno vissuto quegli anni spettacolari di grande calcio.Addio Cabezon.