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Giuliana Sgrena liberata dagli 007 italiani. Ma a un posto di blocco, l'auto con a bordo la giornalista e i tre 007, è stata colpita da proiettili Usa. Colpito a morte Nicola Calipari, mentre restano feriti la giornalista e gli altri due militari

 
 

Giuliana Sgrena, rapita un mese fa in Iraq, è stata liberata. La notizia della liberazione, dalla tv satellitare araba Al Jazeera. Subito dopo arriva la conferma ufficiale del rilascio. Ma sulla via dell'aeroporto di Baghdad, accade un tragico incidente: militari Usa hanno aperto il fuoco contro l'auto con a bordo la giornalista e tre ufficiali dei servizi italiani. I colpi uccidono il funzionario del Sismi, Nicola Calipari, che aveva protetto con il suo corpo la Sgrena. Nello scontro restano feriti i due colleghi di Nicola Calipari,e la stessa inviata del Manifesto, che sono stati ricoverati all'ospedale di Bagadad, "Sono piena di fili e tubi, ma sto bene", ha dichiarato la stessa Giuliana al telefono con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Alla redazione del Manifesto, saputo che Giuliana Sgrena era fuori pericolo, si è esultato.
Il ritorno in Italia e' atteso per oggi.

Nicola Calipari, l'agente dei servizi , ucciso da fuoco amico, aveva 50 anni. In polizia da oltre vent'anni, negli anni '80, Calipari era stato capo della squadra mobile di Cosenza . Poi era passato alla questura di Roma dove aveva diretto la sezione narcotici ed era stato vice capo della squadra mobile. Nel 1997 è stato nominato dirigente del centro interprovinciale Criminalpol Lazio, Umbria, Abruzzo. Poi era stato al servizio centrale operativo (Sco). Prima di passare al Sismi aveva diretto l'ufficio immigrazione della questura di Roma. Nicola Calipari,era sposato e padre di due figli, una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 13.

Subito dopo i tragici fatti, che hanno offuscato la brillante operazione dei nostri servizi,il premier Berlusconi ha dichiarato: ''Ho convocato immediatamente l'ambasciatore americano, che dovra' chiarire il comportamento dei militari americani per un incidente cosi' grave di cui qualcuno dovra' assumersi le responsabilita'''- ''Siamo rimasti impietriti quando siamo stati raggiunti dalla telefonata che ci ha informato di questa casualita'. Siamo rimasti al telefono attoniti. L'incidente che si e' purtroppo verificato e' stato molto vicino all' aeroporto: una sparatoria a un check-point americano. Alcuni colpi hanno colpito la macchina. Un uomo e' stato colpito da una pallottola mortale. Siamo impietriti e attoniti per questa fatalita'''.