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Roma ricorda Pier Paolo Pasolini, a trent’anni dalla morte

Il sindaco di Roma, Veltroni:«con affetto e riconoscenza per tutto quello che ha fatto per il cinema, la letteratura, la vita civile, ma anche con un dolore mai sopito perché ancora non si conosce tutta la verità sulla sua morte».

 

 

Pier Paolo Pasolini e Laura Betti

Roma rende omaggio a Pier Paolo Pasolini, a trent’anni dalla morte,che lo colpì violenta il 2 novembre 1975. In Campidoglio, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha ricordato Pasolini, uno degli intellettuali più significativi e «voce profetica» del ’900, sottolineando «l'affetto e riconoscenza per tutto quello che ha fatto per il cinema, la letteratura, la vita civile, ma anche con un dolore mai sopito perché ancora non si conosce tutta la verità sulla sua morte».Veltroni ha illustrato il programma che si sta organizzando per ricordare il grande scrittore, e al quale stanno lavorando intellettuali, scrittori, attori, poeti e amici. Il programma prevede un ciclo di appuntamenti, in diversi luoghi della città, dall’Auditorium al Museo di Roma in Trastevere, dal Cinema Trevi alla Casa delle letterature, dal Teatro Argentina alla Casa del Cinema. Da metà ottobre e fine anno, molte le iniziative, anche in periferia: mostre, retrospettive complete dei suoi film, eventi, serate teatrali e un premio di poesia istituito da Dacia Maraini. Appuntamento centrale quello del 2 novembre all’Auditorium, quando nella Sala di Santa Cecilia saranno proiettati rari materiali d’archivio della Rai in cui sarà lo stesso Pasolini a illustrare alcune parole chiave tratte dalle sue opere. L’Auditorium ospiterà anche, dal 12 settembre al 6 novembre, una mostra sul film «Salò o le 120 giornate di Sodoma», con centinaia di scatti inediti realizzati da Fabian Cavallos sul set del film.
12 luglio 2005