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Il Senato da' il via libera al decreto sul rifinanziamento alle missioni militari, tra cui l'Afghanistan.

Prodi: "Unione compatta, Cdl spaccata" Il decreto è passato con 180 sì, 2 contrari e 132 astenuti. Il quorum richiesto era di 158 voti. A favore anche 4 senatori a vita e 20 dell'Udc.
Hanno votato contro Turigliatto e Rotondi

   
 

Il Senato ha dato via libera al rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Dopo un giorno carico di tensione tra i due schieramenti, il Senato ha votato a maggioranza il decreto che proroga tutte le operazioni internazionali a cui partecipano soldati italiani, compresa la missione in Afghanistan. Il decreto è passato con 180 voti a favore, le astensioni,che al Senato equivalgono ad un no, sono state 132. I voti contrari sono stati due. Il decreto è stato votato anche dall'UDC che si è smarcata in questa occasione dalla CdL, ma i 20 voti apportati dai centristi del polo sono stati ininfluenti, avendo la maggioranza comunque potuto contare su 160 voti.
Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha sottolineato la spaccatura avvenuta nella Cdl che è apparsa divisa, e che rappresenta anche la sconfitta di Berlusconi. Anche il premier Prodi, vivamente soddisfatto ha commentato: «Questo voto è una svolta politica, la maggioranza è compatta, l'opposizione è spaccata».
Grande la delusione nella CdL. Secondo Fini il governo sopravvive solo grazie ai senatori a vita. Mentre Calderoli della Lega, ha attaccato i centristi: «Salutiamo il loro ingresso nella maggioranza»

27 marzo 2007