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Festosa accoglienza a "Il cuore altrove" di Pupi Avati.Il pubblico ha decretato il suo apprezzamento al film con otto minuti di applausi.
 
«Dopo l’insuccesso de I cavalieri che fecero l’impresa ero rimasto così deluso che volevo ritirarmi - spiega con sincerità Pupi Avati -. Poi mi è venuta in mente una storia che mi raccontava mia madre, di un ospizio per cieche vicino a Bologna dove, negli Anni 20, le monache ospitavano donne non vedenti per ridar loro autonomia e socialità, organizzando anche festicciole danzanti. Ma chi erano quegli uomini che la domenica, anziché andare alla partita, inforcavano la bici e pedalavano fin lassù? Forse mi somigliavano. Io sapevo di avere una parte interiore decente, ma sul fuori... E’ il complesso di Cirano. Il peggiore per conquistare le ragazze. Ma a quelle ragazze avrei potuto raccontare il mio "io" lasciando loro immaginare il resto»
A Cannes il film ha trionfato.Questa storia d'amore estremamente semplice che lo stesso Avati ha definito " una storia piccola,poco ambiziosa,ma molto terapeutica" è stata premiata con otto minuti di applausi. Un lungo applauso che ha premiato anche i bravi protagonisti del film: Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Sandra Milo, Giulio Bosetti, Giancarlo Giannini, Nino D’Angelo.