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LA MIA AMERICA

di Enzo Biagi

Edizione Rizzoli

Pagine 340

Prezzo Euro 17,50

 

 
... sono andato a vedere la grande fossa scavata dai terroristi, dove erano le torri gemelle. Hanno distrutto un simbolo e ferito un popolo.

"La vita non tornerà mai alla normalità: non credo, a questo punto, che siamo in grado di dire che cosa sia. Ma possiamo sforzarci di andare avanti..." Con queste parole si rivolgeva a Enzo Biagi un sopravvissuto all'attentato alle Twin Towers di New York dell'11 settembre 2001, una data che nei libri di storia assumerà un'importanza epocale. Lo schianto dei jet dirottati dai terroristi ha cambiato infatti ogni cosa: l'unica superpotenza sopravvissuta ai rivolgimenti del XX secolo si è all'improvviso scoperta vulnerabile, piena di paura e angosce che potrebbero portarla a percorrere strade imprevedibili.
In questo libro Enzo Biagi ci racconta la "sua" America: quella del secolo scorso in cui furono accolti milioni di emigranti in cerca di riscatto, ma dove i neri, per ottenere i diritti civili, dovettero precorrere una via segnata da una lunga striscia di sangue; una grande democrazia che costrinse un presidente a dimettersi per avere mentito al popolo, ma in cui spesso la malavita è infiltrata nell'establishment; una società opulenta in cui il futuro convive con desolanti aree di arretratezza e povertà. Biagi ci racconta cento anni di USA attraverso i viaggi, le atmosfere, i ricordi di vecchi film, gli incontri con i potenti e la gente comune, gli avvenimenti piccoli e grandi che hanno fatto la storia di quel Paese.
Il sogno di una terra che desiderava essere con tutte le sue forze il simbolo della democrazia stessa e si è ritrovata a dover svolgere un ruolo imperiale. L'America del jazz, del proibizionismo, della Grande Crisi, la patria dell'innocenza perduta, dei sogni semplici dei personaggi di Capra, di Walt Disney e dei suoi cartoni animati, dei GI sbarcati due volte in Europa per salvare la nostra liberà, ma che oggi si sente sola, abbandonata, non capita. L'America di Hollywood, della fabbrica dei sogni, della nevrosi, delle dive, delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema. L'America madre della contestazione, degli hippies, della droga, della musica rock; la terra della liberà ma anche dell'odio razziale, della guerra del Vietnam, dei bracci della morte, della conquista dello spazio e oggi anche dell'insicurezza...
L'America violenta della mafia,degli immensi spazi selvaggi, degli ultimi pellerossa, della sfida al futuro, dei grandi scrittori e della gente comune che crede che, come nei film western, Bene e Male siano sempre facilmente distinguibili. Enzo Biagi, nella sua lunga carriera di cronista, l'ha girata, l'ha conosciuta, l'ha amata, l'ha criticata, ne ha conosciuto i personaggi più significativi, ne ha percorso le vene... Un libro che, come lui stesso dice, è un atto d'amore e di riconoscenza, ma con una precisazione: "Io voglio bene all'America, ma amarla non significa condividerne sempre la politica o le iniziative: basta non dimenticare quanto ha fatto per noi".

NOTE BIOGRAFICHE
ENZO BIAGI E' nato nel 1920 a Lizzano in Belvedere (Bologna).
Giornalista e scrittore, tra le sue opere, tradotte in tutti i principali Paesi del mondo, ricordiamo: Un anno Una Vita, La disfatta, "I" come italiani, L'albero dai fiori bianchi, Il fatto, Lunga è la notte, Quante donne, La bella vita, Sogni perduti, Scusate, dimenticavo, Ma che tempi, Cara Italia, Racconto di un secolo, Odore di cipria, Come si dice amore, Giro del mondo, Dizionario del Novecento, Un giorno ancora, Addio a questi mondi, Cose loro & fatti nostri, Il Signor Fiat (nuova edizione 2003).