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Il Campiello 2003 a "Il maestro dei santi pallidi" di Marco Santagata. Premio alla carriera a Edoardo Sanguineti
 
«Seduto a cavalcioni di un ramo con la corda intorno al collo, Cinin guarda dall'alto lo stradello sottostante, e gli torna in mente che proprio ai piedi di questa quercia, dieci anni fa, i mastini del Massaro stavano per azzannarlo», così inizia "Il Maestro dei santi pallidi" di Marco Santagata,  edito da Guanda,  vincitore della 41esima edizione del Premio Campiello.

Santagata ha conquistato 81 voti dei 247 validi espressi via sms dalla Giuria dei lettori.  Simona Vinci con «Come prima delle madri» (Einaudi) si è classificata al secondo posto, con 69 voti. Al terzo posto  Roberto Alajmo con «Cuore di madre» (Mondadori) che ha ottenuto 49 voti. Poi Giuseppe Montesano «Di questa vita menzogniera» edito da Feltrinelli  con 28 voti e Laura Pariani con «L'uovo di Gertrudina» (Rizzoli) che ha ottenuto 19 voti.

Marco Santagata è ordinario di letteratura italiana presso l'università di Pisa e segretario nazionale dell'associazione Italianisti Italiani, Lo scrittore si è dedicato ai problemi della riforma dell'università e della scuola. È membro del comitato tecnico Miur-Confindustria ed è stato, tra l'altro, compagno di facoltà di Marcello Pera, come il presidente del Senato ha ricordato stamane nel corso della conferenza stampa del Premio Campiello. Santagata,  è al suo terzo romanzo: nel '96 aveva pubblicato «Papà non era comunista» e, nel 2000, «Il copista».

La giuria ha inoltre assegnato un Premio speciale alla carriera al poeta Edoardo Sanguineti.
La giuria del Premio Campiello 2003, era formata da circa 250 persone, tra i quali anche  Debora Caprioglio, Neri Marcoré, Michele Mirabella,  Marco Follini, Livia Turco, Manuela Leggeri, Riccardo Pittis e Karen Putzer,  Krizia (Mariuccia Mandelli,il suo vero nome).