FONDAZIONE ITALIA®
 
HOME PAGE INDICE
 

Per carità di patria

di Francesco Cossiga

Edizione Mondadori Collana Frecce

a cura di Pasquale Chessa

Pagine 316

Prezzo: Euro 17,00

 


 

www.librimondadori.it
 
Il 25 aprile 1992 Francesco Cossiga porta a termine il suo mandato di ottavo presidente della Repubblica italiana. Oggi la retorica delle date ha fatto del 1992 l'anno cruciale da cui partire per interpretare la storia di "fine secolo" che si proietta nel nuovo millennio, da Tangentopoli all'Iraq, dalle stragi mafiose al ritorno di Silvio Berlusconi alla guida del Paese.
In queste pagine Cossiga ripercorre l'aria del tempo non solo con la partecipazione emotiva del protagonista, ma anche con il distacco dello storico. Politica e storia si confrontano così nell'esame dei fatti e nel giudizio sui protagonisti di oggi: da Prodi a Berlusconi, da Craxi a D'Alema, da Scalfaro a Ciampi, da Amato a Casini, da Lima a Falcone, da Saddam a Bush, fino a un inatteso confronto-incontro intellettuale e spirituale con Giovanni Paolo II.
Nelle vicende del presente riverberano i tratti del passato italiano: il Risorgimento incompleto, la Vittoria mutilata, il Totalitarismo imperfetto, la Resistenza tradita, la Costituzione inattuata, la Democrazia incompiuta; il paradigma culturale della imperfezione storica lega con un filo forte lo sviluppo politico dell'Italia unita.
Il passato è un valore del presente. C'è infatti una costante nella storia nazionale unitaria, dal trasformismo al giolittismo, da Cavour a Craxi, fino alla crisi del 1992: nessun governo è stato sostituito da un altro in seguito a un responso elettorale.
Con le elezioni del 1994 questa legge non scritta del trasformismo italiano è stata disattesa, dopo la vittoria di Forza Italia con la Lega e Alleanza Nazionale. E nel 1996 con la vittoria dell'Ulivo e poi nel 2001 con il grande successo della Casa delle Libertà si realizza la piena alternanza che fa uscire l'Italia da un sistema politico bloccato, il famoso bipartitismo imperfetto, in cui maggioranza e minoranza non si sono mai scambiati di ruolo fra governo e opposizione.
Siamo di fronte a una "nuova storia" dell'Italia politica?