FONDAZIONE ITALIA®
 
HOME PAGE INDICE
 

Rubati a Firenze preziosissimi codici miniati


 

Il furto avvenuto nell'antico ospedale di Santa Maria Nuova, è l'ennesimo duro colpo al nostro patrimonio artistico. Cinque preziosissimi ed enormi corali in pergamena, rilegati in cuoio e metallo, decorati da centinaia di miniature a colori e in oro, con un valore a detta degli esperti di oltre 2 milioni di euro.
Il furto è stato scoperto dalla professoressa Mirella Levi D’Ancona, nota studiosa d'arte, in particolare di quella quattrocentesca. Mirella Levi D’Ancona  aveva a lungo analizzato, catalogato e fotografato i cinque preziosi codici, che erano conservati in una cassaforte, ritrovata poi vuota.
«Se il furto l’ha compiuto un mascalzone qualsiasi -  commenta il soprintendente Antonio Paolucci - i libri sono già stati fatti a pezzi, le miniature vendute una a una a mercanti da pochi soldi. Ma se, come credo, il furto è stato fatto su commissione dai grandi mercanti di Londra, specializzati nel genere, c’è speranza di recuperarlo in Inghilterra. È in questo senso che indagano i carabinieri».
L'ospedale Santa Maria Nuova, è stato fondato da Folco Portinari, padre di Beatrice tramandataci da Dante che ne fu innammorato. L'ospedale  per vari secoli rappresentò un centro di cultura, frequentato da grandi artisti, che contribuirono ad arricchirlo di opere d'arte preziosissime come i corali. 

L'amministrazione dell'antico ospedale di Santa Maria Nuova, tenta di correre ai ripari e anche per contribuire alle ricerche dei volumi scomparsi, ha pubblicato un volume curato dalla stessa professoressa Mirella Livi D'Ancona,editore Pacini Fazio,  che raccoglie le meravigliose pitture dei codici rubati,che raccontano storie della Bibbia e del Vangelo: vivaci scene del cammino degli ebrei nel deserto, dell’apoteosi del Re David, della Natività di Cristo, degli episodi di San Giuseppe, delle tre Marie, della vita della Madonna e dei Santi. Il sovrintentende Paolucci che ha presentato il volume spiega «Sono tasselli preziosi per la pittura fiorentina del Quattrocento,legati a documenti precisi, importanti».