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Ad Alida Valli, la protagonista di Senso di Luchino Visconti, Il Consiglio dei Ministri ha concesso un  assegno straordinario vitalizio, per i suoi meriti artistici


 

Alida Valli, il presidente Ciampi e Michelangelo Antonioni


 

 

Il Consiglio dei Ministri ha concesso l' assegno straordinario vitalizio all' attrice Alida Valli ai sensi della legge  "Bacchelli".

Alida Maria Altenburger, in arte Valli, è nata a Pola nel 1921,  popolare attrice del cinema dei telefoni bianchi,   ha legato il suo nome a Senso il capolavoro di Luchino Visconti.

 Tra i tanti premi ricevuti ricordiamo il David alla carriera nel '91 e il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia nel '97. Tra i suoi ultimi lavori  Il dolce rumore della vità di Giuseppe Bertolucci, nel 1999 e   a  Semana Santa di Pepe Danquart, dello scorso anno.

 Un volto bellissimo dotato di grande fotogenia, Alida Valli  già alla fine degli anni '30 è tra le attrici più popolari del nostro cinema,  che la utilizza sia in ruoli brillanti che in ruoli drammatici.

Mario Soldati la impone definitivamente, facendole interpretare "Piccolo mondo antico" del 1941, il successo del film la fa diventare  una delle "fidanzate d'Italia" più amata dalle platee. Nel 1942 con Goffredo Alessandrini interpreta un film  di propaganda "Noi vivi / Addio, Kira!" .  A fine degli anni 40 Alida Valli si trasferisce a  Hollywood , ove interpreta  "Il caso Paradine" (1948) di Hitchcock ed  "Il terzo uomo" (1949) di Carol Reed. E' al suo ritorno in Italia che l'attende il ruolo più significativo della sua lunga carriera:
la contessa Livia Serpieri, passionale e tormentata protagonista in "Senso" (1954) di Luchino Visconti che la consacra definitivamente un attrice di  prim'ordine , dotata di grande talento,  capace di adattarsi con bravura ai ruoli più diversi.