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Nel caso in cui il team svizzero di Alinghi, in vantaggio su New Zealand per due regate a zero, si aggiudichi la prestigiosa Coppa, la prossima America’s Cup avrà come sede la Sicilia.
 
Il sottosegretario all'Interno Antonino D'Alì dopo una lunga e complessa trattativa con Ernesto Bertarelli, il patron della imbarcazione svizzera,Alinghi, si è dichiarato fiducioso acché la Sicilia venga definita quale  sede della prossima edizione della Amerca'Cup.

Il senatore D'Alì seppur fiducioso precisa:

 “Non è affatto facile, vincere concorrenze agguerrite come Cascais in Portogallo o Palma di Maiorca in Spagna. Ma  Bertarelli mi è sembrato convinto della mia offerta”. L’America’s Cup rinverdirebbe i fasti marinari di Trapani, già tanto grande e famoso ai tempi di  Virgilio che il poeta ci ambientò lo sbarco di  Enea in Sicilia.

“Il mito dell’antico porto di Deprano è un richiamo storico illuminante. Con Bertarelli ho un rapporto personale e, soprattutto, credo che non esista un sito più idoneo di quello specchio di mare. Con discrezione sono andato ad Auckland parlando al magnate svizzero non solo dell’incantevole scenario naturale che la Sicilia offre, ma ho anche fornito dati inconfutabili a supporto delle mie teorie. Mi sono fatto dare dall’aeronautica i dati della misurazione dei venti degli ultimi cinque anni che dimostrano come fra Trapani e le Isole Egadi siano un campo di regata ideale perché scongiurerebbe l’annoso problema della carenza dei venti per tutto l’arco della competizione”.

E in attesa della prossima edizione di America's Cup si tifa per Alinghi.

 

 
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